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Nadia Murad, Nobel per la Pace 2018

Il premio Nobel per la Pace 2018 è stato assegnato a due persone. Una è il medico congolese Denis Mukwege.

L’altra è Nadia Murad.

Irachena, di etnia yazida, nel 2014 il suo villaggio è stato attaccato dalle milizie dello Stato Islamico (Isis). Seicento uomini sono stati immediatamente uccisi a colpi di kalashnikov; le donne sono state rese prigioniere. Schiavizzate, torturate, violentate, umiliate, vendute e comprate come fossero merci. Nadia è riuscita a fuggire e a raccontare la sua storia di indicibile violenza; altre migliaia come lei non ce l’hanno fatta.

L’essere umano non potrà dirsi davvero evoluto finché accadranno cose del genere. Sono fatti successi molto lontano da noi, ma sono fatti che in qualche modo ci riguardano. Dobbiamo sentirci sconvolti, indignati, arrabbiati. Il Nobel è un simbolo, Nadia è un simbolo. Dobbiamo sentirci tutti Nadia, dobbiamo far prevalere la giustizia sulla vendetta. L’umanità sulla barbarie.

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